muoversi in forma informati...^.^

ATTIVITA' FISICA come stile di vita ^.^


domenica 21 dicembre 2008

_IPERTENSIONE ARTERIOSA_stressati ed ipertesi?


Per capirci:

L'ipertensione ha come base la misura della pressione arteriosa che esercita la sua funzione all'interno dei nostri vasi sanguigni, essa si distingue in pressione arteriosa diastolica, che in gergo sarebbe la "minima", e la pressione arteriosa sistolica che in gergo è detta la "massima", ma ricordiamoci che la Pressione è UNA, e si misura in mmhg(millimetri di mercurio).

I nostri medici giustamente ci dicono che l'importante è la minima, ed è vero nella maggiorparte dei casi, perchè è nella fase diastolica che arriva il giusto apporto di ossigeno e di nutrizione al nostro cuore, quindi più è alta la "minima" e meno efficiente risulta l'apporto nutrizionale per il cuore, che sappiamo essere la pompa che spinge il sangue in tutti gli organi.



I valori medi di pressione sono 120 mmhg per la massima o sistolica, 80 mmhg per la minima o diastolica, quindi se la minima supera il valore di 95-100mmhg, allora dopo vari accertamenti si può parlare di ipertensione. E' veramente CLAMOROSo il risultato ottenuto dopo LA SPORT TERAPIA,



Si può portare il soggetto anche ad abbassare di 10 mmhg la pressione arteriosa, con un piano adeguato e pianificato di attività motoria, seguita dal professionista del movimento, per fare un esempio se si aveva un valore di 130/100 si può anche arrivare ad un valore di 130/90, che significa tantissimo, soprattutto perchè si può evitare di prendere la PILLOLA ANTI-IPERTENSIVA, la quale una volta assunta, la maggiorparte delle volte deve essere assunta a vita.




Giusy Fortunata.







Ipertensione e Stress

L' ipertensione è un grave "epidemia" della nostra epoca.Colpisce silenziosamente arrecando danni importanti al nostro organismo. La medicina non ha trovato una causa di questa malattia, ma vari fattori di rischio, alcuni immodificabili, come la razza, la familiarità, l'età, il sesso. Altri modificabili, come l'obesità, la sedentarietà, il consumo eccessivo di sale, di alcool, il fumo, lo stress. È evidente che, se ai fattori immodificabili si aggiungono quelli modificabili, si può giungere più facilmente all'ipertensione, o, se si è già ipertesi, ad un aggravamento della malattia.In questa rubrica inizieremo parlando dello stress. Ogni rapporto che si stabilisce tra l'uomo e l'ambiente esterno suscita in lui una risposta.Quando però lo stimolo esterno supera certi livelli, questa situazione può risultargli sfavorevole. Gli stimoli possono essere i più svariati ed agire immediatamente o in modo protratto nel tempo. Esempi del primo tipo sono: forti emozioni, fame, freddo, traumi, malattie infettive, paure, ricordi d'eventi sfavorevoli. Persistenti sentimenti d'ostilità, competizione nel lavoro, problemi in famiglia, sforzi in cui è impiegato l'ingegno o la memoria nell'elaborazione d'operazioni di pensiero più o meno complesse; attività fisica sproporzionata alle pròprie abitudini o al proprio grado d'allenamento, rientrano invece nella seconda tipologia. Quando si percepisce lo stress, il sistema nervoso simpatico viene stimolato a dare una risposta del tipo "combatti o fuggì", in modo da preparare l'organismo all'azione. Vengono rilasciati ormoni, che accelerano il ritmo cardiaco e quello respiratorio; viene pompata una maggiore quantità di sangue ai muscoli e agli organi per fornire loro energia aggiuntiva.Lo stress mantiene in allerta l'attenzione dei guidatori, aiuta gli studenti ad eccellere e sprona i conncorrenti a vincere.Tuttavia, se prolungato, ha degli effetti dannosi, incluso l'innalzamento della pressione. Il fatto ad esempio che i neri americani ed i bianchi di scarsa cultura abbiano una maggiore incidenza d'ipertensione rispetto alla popolazione generale, è una prova dell'importanza dello stress come causa ambientale dell'ipertensione.Uno studio recente suggerisce che lo stress mentale non pressione, ma può anche provocare un ispessimento delle pareti arteriose, situazione gli attacchi cardiaci e le apoplessie.Alcuni ricercatori hanno sottoposto 901 uomini di età compresa tra i 40 e i 60 anni ad una serie di test studiati per indurre uno stress moderato. Prima della prova, vennero eseguiti suoni delle carotidi dei partecipanti che trasportano il sangue al cervello.Durante il test, i ricercatori misuravano elettronicamente la pressione e la frequenza cardiaca dei partecipanti. Coloro che presentavano i picchi pressori più evidenti in condizione di stress, subivano un maggiore ispessimento delle pareti arteriose, rispetto a coloro che presentavano incrementi minori dei valori pressori. Si pone quindi il pròblema di evitare il più possibile situazioni stressanti.
di Andrea F.Luciani da Città nuova

Nessun commento:

Posta un commento